"Sono tornate le pecore" di Elisabetta Baraldi
Avere il coraggio di non tornare là dove si è stati felici significa mantenere intatto lo scintillio del ricordo, che continuerà a brillare tra le pieghe dell’anima fino alla fine dei nostri giorni. Diversamente saremo colti da un senso di estraneità delle cose che un tempo ci corrispondevano. L’intimità tra l’anima e il ricordo sarà per sempre compromessa, poiché nulla di ciò che è stato potrà ancora essere. Che turbamento le provocava incontrare il destino e svelare la vita. Non era più lì e forse non era nemmeno più lei. Era lontana, in luoghi sconosciuti e allo stesso tempo familiari. Se solo fosse stata spaventata dalla profondità dell’ignoto. Se non avesse salito quei gradini fino al terzo piano...
L'autrice
Elisabetta Baraldi è nata e vive a Suzzara (MN) dove da oltre vent’anni lavora nella cooperazione sociale. Ha studiato presso l’Università di Verona dove ha conseguito la laurea in “Scienze dell’Educazione” e il master in “Disagio giovanile e sostegno alla genitorialità”. Nel novembre 2016 ha partecipato al progetto di Ibby Italia “Una biblioteca per Lampedusa”, promuovendo la lettura negli istituti scolastici dell’isola. Scrive articoli per riviste locali. È membro della Commissione Pari Opportunità del proprio Comune. Sono tornate le pecore è il suo romanzo d’esordio.